Consumo eccessivo di zuccheri: quali conseguenze per i bambini?
La fondamentale premessa ad un articolo che tratta di salute e nutrizione dei bambini è che, purtroppo, l’Italia, nonostante la tradizione alimentare e la “paternità” della Dieta Mediterranea, patrimonio dell’umanità UNESCO, ha il pessimo primato, seconda solo alla Grecia, del più alto tasso di obesità e sovrappeso infantile:
FONTE: Report OBESITY UPDATE (http://www.oecd.org/health/Obesity-Update-2014.pdf)
Il 36% dei bambini è in sovrappeso o obeso. Come si può vedere dalla tabella sottostante che rappresenta il rapporto peso/altezza per bambini dai 65 ai
120 cm di altezza: un bambino si definisce in sovrappeso se si posiziona al di sopra della
riga rossa contrassegnata con “2” .
Definizione di sovrappeso e obesità:
Bambini
(<5 anni) sovrappeso: peso per altezza >+2 SD rispetto alle tabelle WHO
Child Growth Standards median
Ragazzi e adolescenti (5-19 anni):
sovrappeso:
indice di massa corporea (BMI) per età >+1 SD rispetto alle tabelle WHO
growth reference for school-aged children and adolescents
Obesità:
indice di massa corporea (BMI) per età >+2 SD rispetto alle tabelle WHO
growth reference for school-aged children and adolescents
- grafico peso-altezze bimbi
La questione riguarda tutta l’Europa, con un bambino su 3 in
queste condizioni. Si tratta di un problema ad elevato impatto sulla pubblica
sanità, in quanto l’obesità è un fattore predisponente a numerose patologie
come il diabete, patologie epatiche, malattie cardiovascolari.
Tralasciando le
ricadute sociali e relazionali che condizionano un bambino in sovrappeso e
concentrandoci sugli aspetti esclusivamente legati alla salute, il sovrappeso
in età infantile è un argomento sul quale molte organizzazioni per la salute
hanno puntato lo sguardo.
Le numerose campagne di educazione alimentare sono volte a
sensibilizzare i genitori a far sì che i bambini conducano uno stile di vita
sano (movimento, attività fisica, consumo di cibo sano, senza eccessi);
Partire da bambini sani
per avere adulti sani: nei primissimi anni di vita si formano gli adipociti
(cellule di deposito dei grassi), e una iperalimentazione non solo ne determina
un aumento di volume ma anche un aumento di numero.
In età adulta, pertanto, ci
sarà una maggiore predisposizione all'aumento di peso perché, se è possibile
diminuire in volume le cellule adipose, di certo non è possibile ridurne il
numero.
Una delle principali cause di questo diffuso fenomeno, è da
ricercarsi nell'eccessivo consumo di zuccheri da parte dei bambini: più che
nella quantità di cibo, nella qualità del cibo stesso.
I cibi e le bevande ricchi di zucchero ma privi di altri
nutrienti sono comunemente detti “ricchi di calorie vuote” che significa che
apportano un alto contenuto di energia utilizzabile ma nessun altro componente
utile. Gli zuccheri che non vengono utilizzati dall'organismo quando se ne
assumono tanti in poco tempo (sbilanciamento tra apporto energetico ed energia
utilizzata) vengono convertiti in “scorte” e immagazzinati negli adipociti.
Ora che abbiamo capito il meccanismo biochimico per cui un
eccesso di zuccheri causa obesità, vediamo come l’OMS ha affrontato il problema
attraverso la pubblicazione di una linea guida sul CONSUMO IDEALE DI ZUCCHERI:
l’OMS raccomanda di ridurre il consumo di zuccheri ad un massimo del 10%
rispetto al totale di energia introdotta, meglio ancora il 5%, il che, più o
meno, significa una ventina di grammi di zucchero al giorno (un cucchiaio da
minestra pieno).
Il Ministero della Salute, assieme all'istituto Superiore di
Sanità, ha iniziato un’opera di sensibilizzazione per l’alimentazione dei
bambini in età scolare.
Oltre al rischio di predisporre il bambino alla futura
obesità, un altro fattore da tenere in considerazione, soprattutto nei bambini
piccoli, è quello del rischio di “abituare” il palato del bambino ad un certo
grado di dolcezza che poi continuerà a cercare anche in altri alimenti,
preferendo, ad esempio, il succo di frutta al frutto vero o la bevanda
dolcificata all’acqua per dissetarsi e creando un circolo vizioso per cui lo
zucchero sarà sempre presente nell'alimentazione del bambino.
Un altro problema, non meno importante, riguarda la salute
dentale e l’insorgenza delle carie. Gli zuccheri che rimangono nei denti,
fungono da nutrimento per la flora batterica orale che prolifera dando danni ai
denti.
È importante una corretta igiene dentale, anche nei bimbi
con i denti da latte, dopo il consumo di cibi o bevande zuccherati.