Riso rosso fermentato e Monakolina K
Presente
in molti integratori alimentari, il riso rosso fermentato è il classico esempio
di sostanza ad effetto fisiologico non presente nella normale dieta; si tratta del normale riso da cucina (Oryza sativa) che
viene fermentato da vari ceppi di un lievito, il Monascus purpureus, dal caratteristico colore rosso, con una lunghissima tradizione
alimentare in Cina, dove da secoli è utilizzato come colorante e insaporitore
di formaggi, pesce e carne [1].
Negli anni 90 alcuni studi hanno portato alla luce il
potenziale salutistico di alcune molecole in esso contenute: oltre a pigmenti
rossi, acidi grassi, amido e fitosteroli, di particolare interesse sono le
MONACOLINE, in particolare la monacolina K che ha dimostrato avere attività
nell’abbassare i livelli di colesterolo nel sangue grazie all’inibizione
dell’enzima HMG-CoA reduttasi, preposto alla sintesi di colesterolo all’interno
del nostro organismo[2].
- riso rosso proprietà
Il
nostro organismo, infatti, oltre ad assumerlo con la dieta, produce colesterolo
perché è molto importante per l’integrità delle pareti cellulari; un eccesso
causa i danni che ben conosciamo a livello cardiovascolare.
Le monacoline presenti nel riso rosso fermentato hanno una
struttura molto simile a quella delle statine di sintesi, ad esempio la
lovastatina (comuni farmaci per il controllo dell’ipercolestrolemia); va da sé
che a dosi elevate hanno gli stessi effetti collaterali che sono: dolori
muscolari e crampi alle gambe.
DOSE EFFICACE: esistono numerosi studi che dimostrano come
la risposta al trattamento avviene già con 2,4mg di monacoline da riso rosso
per 12 settimane. Dai dati di letteratura emerge che 3mg/dì di monacolina K
abbassano il colesterolo LDL del 10-15%
La normativa italiana, attiva fino a fine 2012 prevedeva un
impego massimo di 3mg/dose di monacolina K (gli estratti di riso rosso hanno
generalmente un titolo dell’1,5-3% in monacolina).
Questo limite è stato superato
dal regolamento della Comunità Europea n°432/2012 che stabilisce che il
monascus purpureus “contribuisce al mantenimento dei normali livelli di
colesterolo nel sangue” ad una dose di 10mg/dì di monacolina K da riso rosso
fermentato.
Ma cosa comporta una quantità così elevata di statine? Si
tratta di un quantitativo assimilabile a quello dei comuni farmaci anti ipercolesterolemizzanti,
la riduzione del colesterolo LDL potrebbe arrivare – triplicando la dose – a
20-30% ma con un netto incremento degli effetti collaterali che porterebbero a
prestare particolare attenzione in soggetti con miopatie, insufficienza renale
o epatica.
[1] Baens-Arcega L, Ardisher AG, Beddows CG, et al.
Handbook of indigenous fermented foods, 2nd ed. New York, NY: Marcel
Dekker, Inc; 1996:625-633
[2] Heber D, Yip I, Ashley JM, et al.
Cholesterol-lowering effects of a proprietary Chinese red-yeast-rice dietary
supplement. Am J Clin Nutr. 1999; 69:231-236.
Commenti
Giorgia, 31 Maggio 2016, 15:25
«Potete consigliarmi qualche prodotto che contenga riso rosso?»