22/10/2015

Il caffè è una bevanda millenaria; la leggenda narra che nel IX secolo, Kaldi, un pastore dell’odierna Etiopia, notando che le sue pecore, dopo aver mangiato alcune bacche rosse, erano così agitate ed eccitate da non poter dormire, portò le bacche al vicino monastero, allora centro della conoscenza.

I monaci le provarono e si resero conto di poter stare svegli tutta la notte a pregare. In seguito iniziò ad essere coltivato nella penisola dello Yemen, mentre la tostatura dei chicchi è da attribuire al popolo turco. Al giorno d’oggi il caffè è la bevanda più popolare al mondo, e, solo per dare un’idea delle dimensioni, 2.25 miliardi sono le tazze di caffè consumate al giorno e 7 i milioni di tonnellate di chicchi coltivati all’anno.


CHE COS’È? Da un puto di vista botanico, il caffè deriva da una pianta, la coffea, di cui esistono numerose specie tra cui la coffea robusta e la coffea arabica, se la seconda è più diffusa e più resistente a diversi climi, la varietà arabica è più pregiata e necessita di determinate condizioni ambientali per poter sopravvivere. Il chicco scuro di caffè che tutti conosciamo è il seme tostato (originariamente è verde) del frutto, un bacca rossa carnosa.
 

chicco di caffè
processo del caffè
 

COSA CONTIENE: oltre alla caffeina (di cui parleremo in modo approfondito in seguito), acido clorogenico, un importantissimo antiossidante, oltre a minerali, acidi alifatici, monosaccaridi e trigonellina. Arabica e robusta si differenziano, oltre che per le qualità organolettiche, anche per il contenuto in acido clorogenico e caffeina:   

 
 
Arabica
Robusta
Caffeine
1.2%
2.2%
Chlorogenic acid (CGA)
5.5-8.0%
7.0-10.0%
 

Il caffè fa male? A dispetto del periodo nero che il caffè ha passato per tanti anni, accusato di dare problemi all’intestino, pressione e chi più ne ha più ne metta, negli ultimi anni sta vivendo una rivalutazione come nutraceutico: recenti pubblicazioni dimostrano che il caffè fa bene ed EFSA (agenzia europea per la sicurezza alimentare) ha pubblicato un parere circa la sicurezza della caffeina fino a 400mg al giorno (200 per le donne in gravidanza) .

Ma quanta caffeina contiene un caffè espresso? E quali sono i benefici per la salute?
Proviamo a rispondere a tutto, ecco quanta caffeina è contenuta nei vari tipi di caffè (i più popolari):

 
Per Tazza
Moka
80
Espresso
80
Americano
160
 

Possiamo tranquillamente bere fino a 5 caffè al giorno senza problemi. I benefici sono moltissimi: oltre all’effetto “sveglia” che maggiormente lo contraddistingue, da un pnto di vista della salute due pubblicazioni molto recenti (una del 2014 e una del 2015) hanno mostrato come il consumo moderato di caffè sia correlato ad una minore incidenza di mortalità sia da patologie cardiovascolari  che in generale per ogni causa.

 Il consumo della bevanda è stato positivamente correlato ad una serie di patologie molto comuni come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, steatosi epatica, morbo di Parkinson. Il caffè inoltre è un potente antiossidante, paragonabile, per contenuto, a lamponi e mirtilli rossi.

QUINDI HA SOLO EFFETTI POSITIVI E NEMMENO UNO NEGATIVO?
Dobbiamo fare attenzione: il caffè può innalzare la pressione arteriosa anche se l’innalzamento, di alcune unità è stato osservato solo in soggetti ipertesi e in misura maggiore per chi non è abituato a consumare caffè. La caffeina, presa da sola e non come componente del caffè, ha un maggiore effetto sulla pressione.In alcuni soggetti, si tratta di una risposta del tutto soggettiva, il consumo di caffè può causare bruciore di stomaco, agitazione o tachicardia. CONCLUDENDO: se il caffè vi piace e non vi da effetti avversi come quelli appena illustrati, bevetene senza pensieri, vi può fare solo che bene!



 

 

-Cano-Marquina 2013;75:7-21
-Crippa A, Discacciati A, Larsson SC, Wolk A, Orsini N. Coffee consumption and mortality from all causes, cardiovascular disease, and cancer: a dose-response meta-analysis. Am J Epidemiol. 2014 Oct 15;180(8):763-75.  
- Zhao Y1, Wu K1, Zheng J1, Zuo R1, Li D1. Association of coffee drinking with all-cause mortality: a systematic review and meta-analysis. Public Health Nutr. 2015 May;18(7):1282-91.  
- Ding et al. Diabetes Care 2014;37:569–586  
- Ruhl and Everhart. Gastroenterology 2005; 128:24-32  
- Rakic et al. Hypertension. 1999;33:869-873  
- Noordzij M. et al. J Hypertens. 2005;23(5):921-8

 
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