Fucus

Il Fucus trova utile impiego in caso di ipotiroidismo e all'inizio di una cura dimagrante in quanto, favorendo la funzionalità tiroidea e stimolando il metabolismo, costituisce, a volte, lo starter del processo di dimagrimento. Venne descritto per la prima volta nel 1862 dal medico Duchesne per quanto riguarda le sue "qualità" dimagranti che giustamente attribuiva alla regolarizzazione del metabolismo dei grassi ottenuto grazie ad una stimolazione endocrina. Una delle tecniche terapeutiche più attuate nel trattamento del sovrappeso consiste nello stimolare la funzionalità tiroidea al fine di accelerare il metabolismo basale. A tale scopo vengono somministrati abitualmente gli estratti tiroidei, il cui utilizzo può risultare dannoso nel soggetto obeso in cui la funzionalità della ghiandola, nella maggioranza dei casi, rientra nella norma. Se piccole dosi infatti, oltre a non aumentare le combustioni metaboliche, possono contribuire a mettere a riposo la tiroide determinando un ipotiroidismo, dosaggi elevati, e sono quelli con i quali si manifesta il dimagramento, possono determinare, tra l'altro, uno stato di tireotossicosi. In Fitoterapia vengono utilizzate le alghe, ed in particolare il Fucus, in quanto, grazie alla ricchezza in iodio è in grado di provocare un aumento della funzionalità tiroidea. L'azione del Fucus, che si inizia ad evidenziare dopo almeno tre settimane di terapia, si localizza principalmente nelle sedi maggiormente ricche in tessuto adiposo (fianchi, cosce ecc.). Fucus può essere associato ad altre piante come Frassino, Betulla ecc. Il Fucus, infine, viene impiegato, in virtù dell'azione endocrina, nella terapia della psoriasi, dermopatia nella cui genesi interviene anche uno squilibrio a carico dei lipidi. Un altro componente importante è l’acido alginico, una sostanza mucillaginosa che assorbe acqua e ha come effetti la protezione della mucosa (intestino e stomaco come antiacido) e l’effetto saziante.