18/12/2015

I nutraceutici sono sostanze di origine naturale che possono avere un effetto positivo sullo stato di salute. Questa definizione molto generica in realtà induce la necessità di essere più chiari. Da un punto di vista legale i nutraceutici in Italia ed in gran parte d’Europa sono classificati come integratori alimentari.

Gli integratori alimentari sono prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive talvolta, ma non sempre contenute nella dieta che possono richiedere, appunto, integrazione, quando non assunte in modo adeguato alle necessità dell’organismo. Esempi tipici di integratori sono le vitamine, le fibre, gli aminoacidi, gli acidi grassi essenziali della serie omega 3. Tutte queste molecole possono essere assunte con una dieta completa e varia,  tuttavia se aumentano le esigenze (ad esempio in gravidanza o per attività fisica importante, in menopausa, in caso di stitichezza) oppure se non si riescono ad assumere (ad esempio per difficoltà di masticazione oppure per disturbi intestinali cronici) devono essere integrati per preservare lo stato di salute. 

 

I nutraceutici rappresentano, anche se non legalmente inquadrati, un ampliamento del concetto sopra descritto, andando a definire sostanze attive di origine naturale come la glucosamina solfato (molto usata per il benessere delle articolazioni), la berberina (impiegata per il controllo del metabolismo di colesterolo e trigliceridi), gli isoflavoni della soia o del trifoglio (usati per tamponare i sintomi correlati alla sindrome menopausale) o la bromelina (impiegata per facilitare il riassorbimento degli edemi). Tutte queste sostanze sono di origine naturale ma vengono altamente purificate e concentrate in modo da poter svolgere al meglio la loro efficacia.

Spesso, queste molecole naturali sono isolate e concentrate sono gli estratti vegetali titolati per un particolare principio attivo (ad es.: il gingko biloba ricco in gingkolidi impiegato per migliorare la circolazione del sangue a livello cerebrale e quindi la capacità di recuperare informazioni dalla memoria, oppure il ginseng ricco in ginsenosidi usato per aumentare la resistenza alla fatica). Infatti non basta dire che si assume un estratto di una pianta per essere sicuri di poterne ottenere un vantaggio salutistico. Si possono creare anche estratti non concentrati, o ottenuti da parti meno nobili (e quindi economiche) della pianta, che non contengono principi attivi o ne contengono tanto pochi da non esercitare alcune effetto sulla salute.

È sempre meglio verificare in etichetta che siano presenti estratti titolati: a contenuto noto di sostanza attiva. In qualche modo quindi il prodotto nutraceutico rappresenta un’evoluzione del vecchio integratore alimentare o del semplice estratto vegetale, basandosi su principi di evidenze cliniche e tecnica farmaceutica applicate a prodotti naturali, configurandosi quindi come una sorta di garanzia di prodotto di qualità, altamente concentrato in componenti attive che possono supportare efficacemente il mantenimento dello stato di salute.

 
 
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