I nutraceutici: cosa sono?
I nutraceutici sono sostanze di origine naturale che
possono avere un effetto positivo sullo stato di salute. Questa definizione
molto generica in realtà induce la necessità di essere più chiari. Da un punto
di vista legale i nutraceutici in Italia ed in gran parte d’Europa sono
classificati come integratori alimentari.
Gli integratori alimentari sono prodotti alimentari
destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte
concentrata di sostanze nutritive talvolta, ma non sempre contenute nella dieta
che possono richiedere, appunto, integrazione, quando non assunte in modo
adeguato alle necessità dell’organismo. Esempi tipici di integratori sono le
vitamine, le fibre, gli aminoacidi, gli acidi grassi essenziali della serie
omega 3. Tutte queste molecole possono essere assunte con una dieta completa e
varia, tuttavia se aumentano le esigenze (ad esempio in gravidanza o per
attività fisica importante, in menopausa, in caso di stitichezza) oppure se non
si riescono ad assumere (ad esempio per difficoltà di masticazione oppure per
disturbi intestinali cronici) devono essere integrati per preservare lo stato
di salute.
I nutraceutici rappresentano, anche se non legalmente
inquadrati, un ampliamento del concetto sopra descritto, andando a definire
sostanze attive di origine naturale come la glucosamina solfato (molto usata
per il benessere delle articolazioni), la berberina (impiegata per il controllo
del metabolismo di colesterolo e trigliceridi), gli isoflavoni della soia o del
trifoglio (usati per tamponare i sintomi correlati alla sindrome menopausale) o
la bromelina (impiegata per facilitare il riassorbimento degli edemi). Tutte
queste sostanze sono di origine naturale ma vengono altamente purificate e
concentrate in modo da poter svolgere al meglio la loro efficacia.
Spesso, queste molecole naturali sono isolate e concentrate
sono gli estratti vegetali titolati per un particolare principio attivo (ad
es.: il gingko biloba ricco in gingkolidi impiegato per migliorare la
circolazione del sangue a livello cerebrale e quindi la capacità di recuperare
informazioni dalla memoria, oppure il ginseng ricco in ginsenosidi usato per
aumentare la resistenza alla fatica). Infatti non basta dire che si assume un
estratto di una pianta per essere sicuri di poterne ottenere un vantaggio
salutistico. Si possono creare anche estratti non concentrati, o ottenuti da
parti meno nobili (e quindi economiche) della pianta, che non contengono
principi attivi o ne contengono tanto pochi da non esercitare alcune effetto
sulla salute.
È sempre meglio verificare in etichetta che siano presenti
estratti titolati: a contenuto noto di sostanza attiva.
In qualche modo quindi il prodotto nutraceutico rappresenta
un’evoluzione del vecchio integratore alimentare o del semplice estratto
vegetale, basandosi su principi di evidenze cliniche e tecnica farmaceutica
applicate a prodotti naturali, configurandosi quindi come una sorta di garanzia
di prodotto di qualità, altamente concentrato in componenti attive che possono
supportare efficacemente il mantenimento dello stato di salute.