07/01/2016

L’infuso di tè, oltre ad essere una piacevole bevanda ed essere l’infuso più consumato al mondo, contiene un elevatissimo numero di principi attivi con proprietà salutistiche più che accertate sia in modelli sperimentali che nell’uomo.

Infatti il tè ed i suoi componenti sono stati associati a riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, a miglioramento delle funzioni cognitive, ad una minor incidenza di diabete e di alcuni tumori, e anche ad un effetto protettivo nei confronti di ossa e denti. Anche se i principali benefici legati all’assunzione cronica del tè sono stati legati al contenuto in catechine, sostanze antiossidanti molto stabili, altre molecole in esso contenute sono di grande interesse per il mantenimento e la promozione dello stato di salute nell’uomo.

Di particolare interesse è sicuramente la teanina, una molecola a struttura aminoacidica di derivazione non proteica, che si concentra naturalmente nelle foglie del tè, dove la sua concentrazione varia in funzione del diverso tipo di tè e delle modalità di coltivazione.

 

Negli studi clinici, l’assunzione di teanina sotto forma di integratore alimentare riduce la reattività allo stress, come osservato dalla riduzione dell’ampiezza delle onde elettroencefalografiche alfa e dalla riduzione dell’aumento atteso di pressione arteriosa sotto stress. Peraltro i pazienti che assumevano teanina rispetto a placebo rispondevano a questionari specifici mostrandosi meno ansiosi. Questo effetto anti-stress probabilmente è anche parzialmente concausa dell’effetto positivo della teanina sulle performance cerebrali. Infatti la Teanina ha una struttura chimica molto simile al glutammato, un aminoacido fortemente coinvolto nei processi riguardanti la funzione mnemonica.

 
 

Diversi studi clinici mostrano che la teanina è associata ad un miglioramento dei livelli di attenzione e di memoria, più evidente quando coassunta con caffeina. 
L’azione ansiolitica peraltro potrebbe avere effetti positivi sull’assunzione compulsiva di cibo correlata appunto all’ansia, come dimostrato in alcuni modelli sperimentali. L’effetto antistress ed ansiolitico della teanina ha un’altra ripercussione positiva: il miglioramento della qualità del sonno, riscontrato anche in bambini con sindrome da iperattività, e controbilanciante l’effetto nervino della caffeina. 

La riduzione dello stress, associato ad un blando effetto antipertensivo ed alla riduzione dell’ossidazione del colesterolo LDL (il processo biochimico che lo rende aggressivo per le arterie), fanno supporre che l’impiego cronico di teanina possa avere anche effetti positivi sull’apparato cardiovascolare, ma mancano ancora studi specifici per chiarire questo effetto nell’uomo. Infine, la teanina (più o meno associata a catechine del tè verde o all’aminoacido cisteina) sembra avere un particolare effetto immunostimolante per cui i soggetti trattati tendono a sviluppare meno facilmente sindrome influenzale e raffreddore rispetto a soggetti assumenti placebo. 

I dati ottenuti in modelli sperimentali e negli studi clinici mostrano che la teanina ha un profilo di sicurezza elevatissimo, e quindi la sua assunzione non è controindicata praticamente in nessun soggetto, per i dosaggi disponibili negli integratori in commercio.

 
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