Come Invecchia la pelle?
La pelle, come tutto il resto del corpo, col passare del
tempo invecchia. Ciò che la differenzia dagli altri organi è il suo essere a
diretto contatto con l’ambiente esterno. Per questa sua peculiarità è l’unica a
subire anche un invecchiamento dovuto a fattori ambientali, primi fra tutti le
radiazioni UV.
La pelle è quindi sottoposta a due tipi di invecchiamento:
1. intrinseco, o cronoinvecchiamento, che è fisiologico ed
al quale non c’è rimedio.
2. estrinseco, o fotoinvecchiamento, che è invece prevenibile
visto che dipende principalmente dall’esposizione solare.
In generale, qual è la causa dell’invecchiamento cutaneo?
L’atrofia del collagene è considerata la principale
caratteristica dell’invecchiamento.
Il collagene di tipo I è quello che predomina nel derma ed è
responsabile della forza tensile della pelle. In seguito all’esposizione solare
aumenta l’attività di Metalloproteinasi (MMP), molecole in grado di degradare
il collagene ed inibire la sua sintesi, andando a causare: perdita di
elasticità cutanea, comparsa di rughe e dilatazione dei pori.
Da uno studio pubblicato sul Journal
of medicinal food è emerso che l’assunzione di collagene idrolizzato, sotto forma di
integratore alimentare, riduce l’attività delle MMP e aumenta la produzione di
collagene di tipo I.
Inoltre, tale integrazione è in grado di sopprimere i
danni indotti alla pelle dai raggi UVB.
Per un corretto trattamento cosmetico, derivante
principalmente dall’utilizzo di creme, è importante saper distinguere una pelle
danneggiata dai raggi UV da una pelle normalmente invecchiata. Il problema è il
loro punto in comune: la comparsa delle rughe. Come fare, dunque? Vediamo la
differenza, da un punto di vista clinico, tra i due tipi di invecchiamento.
Nell’invecchiamento INTRINSECO la cute si assottiglia, si riduce la sua
elasticità e si vanno man mano ad accentuare le normali rughe d’espressione. Il
cronoinvecchiamento ha inizio verso i 30-35 anni e diviene abbastanza evidente
verso i 50 anni con la comparsa di solchi profondi.
In quello ESTRINSECO si ha un aspetto rugoso e giallastro, la perdita di
elasticità e la presenza di piccole macule pigmentate. Il fotoinvecchiamento
inizia prima, verso i 25-30 anni d’età, ed inizialmente si manifesta con la
comparsa di macchie, lentiggini ed ispessimento cutaneo.
Ma non è finita qui! Il fotoinvecchiamento si suddivide in
ulteriori 3 livelli:
- I livello à
interessa solo l’epidermide, lo strato più esterno della pelle che si nutre
solo per diffusione, non essendo attraversata da vasi sanguigni. La pelle è
opaca, ruvida, leggermente ispessita e con rughe d’espressione.
- II livello à
in questo caso viene coinvolto anche il derma, lo strato subito dopo l’epidermide
che fornisce nutrimento, in quanto sono presenti i vasi sanguigni, ed
elasticità alla pelle. A questo livello si accentuano tutti i segni presenti
nel primo e compaiono delle rughe non più d’espressione ma presenti anche a
riposo.
- III livello à è il più grave e si caratterizza da rughe
molto profonde, cute spessa e giallastra, e lo notiamo sulla pelle del viso,
del collo e delle mani.
Ora dovremmo essere in grado di distinguere un
fotoinvecchiamento dal cronoinvecchiamento.
Che cosmetici scegliere?
Un buon prodotto antietà dovrebbe rallentare
(cronoinvecchiamento) o bloccare (fotoinvecchiamento) il processo di
invecchiamento, in particolare:
- Bloccare la formazione di radicali liberi. Vengono
prodotti in maggiori quantità conseguentemente all'esposizione ai raggi UV. Una
miscela di antiossidanti è fondamentale per contrastare lo stress ossidativo e
quindi l’invecchiamento cellulare. Le vitamine A, C ed E sono in grado di
neutralizzare i radicali liberi prima che danneggino la pelle. Non
dimentichiamoci che la vitamina C partecipa anche alla sintesi del collagene,
proteina strutturale della nostra pelle che la aiuta a mantenere la sua
elasticità.
- Proteggere la pelle dai raggi UV. Non esponetevi troppo
al sole, o almeno non nelle ore più critiche, ed utilizzate creme solari al
mare e una crema idratante con un buon fattore di protezione in città. Risulta
abbastanza utile anche l’assunzione di integratori a base di vitamine C ed E.
- Idratare. L’acqua è un componente fondamentale del
nostro corpo. Una sua carenza determina una perdita di turgore cellulare e
disidratazione. Vi ho detto prima che l’epidermide si nutre solo per diffusione
non avendo vasi sanguigni. Per andare ad idratare questo strato più
superficiale risulta necessaria l’applicazione di una crema idratante. Essa
restituirà acqua all’epidermide che, anche se si tratta di un fenomeno
transitorio, risulterà visibilmente meno secca.
Se si vuole raggiungere gli
strati più profondi, come il derma, questa applicazione non basta. Ecco che
ritorniamo all’integratore a base di collagene idrolizzato di cui vi ho parlato
prima.