Come Invecchia la pelle?

26/01/2016
 

La pelle, come tutto il resto del corpo, col passare del tempo invecchia. Ciò che la differenzia dagli altri organi è il suo essere a diretto contatto con l’ambiente esterno. Per questa sua peculiarità è l’unica a subire anche un invecchiamento dovuto a fattori ambientali, primi fra tutti le radiazioni UV.

 La pelle è quindi sottoposta a due tipi di invecchiamento:
1. intrinseco, o cronoinvecchiamento, che è fisiologico ed al quale non c’è rimedio.
2. estrinseco, o fotoinvecchiamento, che è invece prevenibile visto che dipende principalmente dall’esposizione solare.

 

In generale, qual è la causa dell’invecchiamento cutaneo?
L’atrofia del collagene è considerata la principale caratteristica dell’invecchiamento.

Il collagene di tipo I è quello che predomina nel derma ed è responsabile della forza tensile della pelle. In seguito all’esposizione solare aumenta l’attività di Metalloproteinasi (MMP), molecole in grado di degradare il collagene ed inibire la sua sintesi, andando a causare: perdita di elasticità cutanea, comparsa di rughe e dilatazione dei pori.

Da uno studio pubblicato sul Journal of medicinal food  è emerso che l’assunzione di collagene idrolizzato, sotto forma di integratore alimentare, riduce l’attività delle MMP e aumenta la produzione di collagene di tipo I.
Inoltre, tale integrazione è in grado di sopprimere i danni indotti alla pelle dai raggi UVB. 

Per un corretto trattamento cosmetico, derivante principalmente dall’utilizzo di creme, è importante saper distinguere una pelle danneggiata dai raggi UV da una pelle normalmente invecchiata. Il problema è il loro punto in comune: la comparsa delle rughe. Come fare, dunque? Vediamo la differenza, da un punto di vista clinico, tra i due tipi di invecchiamento.

 Nell’invecchiamento INTRINSECO la cute si assottiglia, si riduce la sua elasticità e si vanno man mano ad accentuare le normali rughe d’espressione. Il cronoinvecchiamento ha inizio verso i 30-35 anni e diviene abbastanza evidente verso i 50 anni con la comparsa di solchi profondi.

In quello ESTRINSECO si ha un aspetto rugoso e giallastro, la perdita di elasticità e la presenza di piccole macule pigmentate. Il fotoinvecchiamento inizia prima, verso i 25-30 anni d’età, ed inizialmente si manifesta con la comparsa di macchie, lentiggini ed ispessimento cutaneo.   Ma non è finita qui! Il fotoinvecchiamento si suddivide in ulteriori 3 livelli:

-   I livello à interessa solo l’epidermide, lo strato più esterno della pelle che si nutre solo per diffusione, non essendo attraversata da vasi sanguigni. La pelle è opaca, ruvida, leggermente ispessita e con rughe d’espressione.
-  II livello à in questo caso viene coinvolto anche il derma, lo strato subito dopo l’epidermide che fornisce nutrimento, in quanto sono presenti i vasi sanguigni, ed elasticità alla pelle. A questo livello si accentuano tutti i segni presenti nel primo e compaiono delle rughe non più d’espressione ma presenti anche a riposo.
-   III livello à  è il più grave e si caratterizza da rughe molto profonde, cute spessa e giallastra, e lo notiamo sulla pelle del viso, del collo e delle mani.   Ora dovremmo essere in grado di distinguere un fotoinvecchiamento dal cronoinvecchiamento.


 

Che cosmetici scegliere?

 

Un buon prodotto antietà dovrebbe rallentare (cronoinvecchiamento) o bloccare (fotoinvecchiamento) il processo di invecchiamento, in particolare:

-  Bloccare la formazione di radicali liberi. Vengono prodotti in maggiori quantità conseguentemente all'esposizione ai raggi UV. Una miscela di antiossidanti è fondamentale per contrastare lo stress ossidativo e quindi l’invecchiamento cellulare. Le vitamine A, C ed E sono in grado di neutralizzare i radicali liberi prima che danneggino la pelle. Non dimentichiamoci che la vitamina C partecipa anche alla sintesi del collagene, proteina strutturale della nostra pelle che la aiuta a mantenere la sua elasticità.

- Proteggere la pelle dai raggi UV. Non esponetevi troppo al sole, o almeno non nelle ore più critiche, ed utilizzate creme solari al mare e una crema idratante con un buon fattore di protezione in città. Risulta abbastanza utile anche l’assunzione di integratori a base di vitamine C ed E.

-  Idratare. L’acqua è un componente fondamentale del nostro corpo. Una sua carenza determina una perdita di turgore cellulare e disidratazione. Vi ho detto prima che l’epidermide si nutre solo per diffusione non avendo vasi sanguigni. Per andare ad idratare questo strato più superficiale risulta necessaria l’applicazione di una crema idratante. Essa restituirà acqua all’epidermide che, anche se si tratta di un fenomeno transitorio, risulterà visibilmente meno secca.

Se si vuole raggiungere gli strati più profondi, come il derma, questa applicazione non basta. Ecco che ritorniamo all’integratore a base di collagene idrolizzato di cui vi ho parlato prima.

Commenta l'articolo e segnalalo sui social networks
Non sono presenti Commenti.