- nomeclatura dei cosmetici
Mi trovo sempre più spesso ad interfacciarmi con “persone che
leggono le etichette”, armate di biodizionario, che analizzano l’INCI cercando
un nome da “bollino rosso” contro cui scagliarsi.
Ma è sempre corretto?
Magari quella sostanza è all’ultimo posto e non rappresenta un problema per la nostra salute.
Per fortuna c’è anche chi ha voglia di sapere cosa c’è in un prodotto e,
al tempo stesso, si lascia guidare da chi, forse, qualche competenza in più ce
l’ha. Addentriamoci quindi nell’argomento.
Cos’è l’INCI? Quali sono le sostanze a cui prestare attenzione?
L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) non è altro che la
lista degli ingredienti, per ordine decrescente di peso, di un prodotto
cosmetico. Per risultare comprensibile a tutti si è reso necessario uniformare
la lingua di questa lista. Difatti, gli ingredienti naturali sono scritti in latino
(genere e specie delle piante) mentre quelli di derivazione chimica in inglese.
Per gli ingredienti naturali modificati chimicamente la parte naturale della
sostanza è indicata col nome comune in inglese e non più in latino. Alcune
volte può anche essere presente, tra parentesi accanto al nome latino, il
corrispettivo in inglese. Esempio: Aqua (Deionized Water).
Un cosmetico naturale, per essere sicuro
da un punto di vista chimico-tossicologico, dovrebbe contenere prevalentemente ingredienti di origine vegetale
e una piccola percentuale di sostanze
chimiche in grado di renderlo microbiologicamente sicuro.
Ma non è sempre così facile.
Tutti i prodotti contenenti acqua rappresentano il terreno ideale per lo
sviluppo di microrganismi patogeni e risulta essenziale aggiungere i
conservanti, come i tanto odiati Parabeni
(per citarne qualcuno:
methyl-paraben, ethyl-paraben, propyl-paraben, butyl-paraben, benzyl-paraben).
Anche se demonizzati da tutti per la loro presunta tossicità, risultano sicuri
nelle concentrazioni stabilite dalle leggi europee (0,4% per un singolo estere
e 0,8% per le miscele). Fate dunque attenzione alla quantità perché, come disse
Paracelso, è la dose che fa il veleno!
Vi sarà capitato di leggere “Silicon free” oppure “Senza Siliconi”. Perché
vantare in etichetta l’assenza di queste sostanze? I Siliconi sono un insieme di molecole con caratteristiche
chimico-fisiche diverse ma di origine comune. Si tratta infatti di composti a
base di silicio, con proprietà idrorepellenti, utilizzati per migliorare
l’aspetto di pelle e capelli. L’unica pecca è che non sono affatto nutrienti, anzi, creano un film che occlude i pori.
Il risultato? Capelli esternamente
bellissimi, internamente disidratati.
Qualche nome: Dimethicone,
Cyclopentasyloxane, Dimethiconol. Dose massima tollerabile in un cosmetico:
2%.
I PEG, acronimo di Polietilenglicoli, sono un gruppo di composti chimici classificati come emulsionanti ed utilizzati per unire due fasi immiscibili fra loro. Per intenderci è come se unissero l’acqua all’olio, un vero e proprio miracolo. Rientrano anche nella composizione di shampoo perché rimuovono lo sporco. In etichetta, li potete riconoscere dalla sigla PEG- seguita da un numero (es: PEG-20) oppure dalla sigla eth- seguita da un numero (es: ceteareth-33). Di per sé si tratta di prodotti non dannosi. E allora perché se ne parla male?
Tutto questo rumor deriva dal fatto che, durante i processi di preparazione, si possono formare contaminanti tossici, in primis il diossano, che si riscontrano poi nel prodotto finale. Il rischio di contaminazione è, quindi, reale.
I Petrolati (Mineral Oil, Paraffinum Liquidum, Petrolatum), ottenuti dalla raffinazione del petrolio, rientrano nei prodotti per capelli, perché donano lucentezza ed elasticità, e per la pelle, in quanto lubrificanti ed idratanti.
A lungo andare, però, possono conferire l’effetto opposto.La loro sicurezza viene messa in discussione per il solo fatto di essere dei derivati del petrolio ma se questi oli minerali sono di elevata purezza, e qui entra in gioco la qualità del processo produttivo, la sicurezza non viene compromessa.
Quando scegliete un cosmetico non fatevi allarmare dalla presenza di alcune sostanze potenzialmente pericolose, tutti gli ingredienti cosmetici hanno dei pregi e dei difetti. L’importante è che non siano utilizzati in grandi quantità, per cercare di avere un prodotto che sia il più naturale possibile.
Dott.ssa Diletta De Donno