Conosciamo davvero la Dieta Mediterranea?
- principi base della dieta Mediterranea
L’Unesco ha stabilito che la dieta mediterranea è patrimonio immateriale dell’umanità.
Che fosse una cosa importante l’avevamo intuito più o meno tutti, ma che cos’ha di tanto speciale da essere stata inserita in questa prestigiosa lista?
Prima di rispondere a questa domanda, vorrei chiarire i punti chiave che sottendono questo regime alimentare nostrano.
La
dieta mediterranea si pone come abitudine quella di consumare quotidianamente
cereali. Che sia pasta, pane, riso, mais, non importa, ciò che conta è che
siano integrali. L’elevata presenza di fibre, in essi contenute, garantisce una
quotidiana regolarità intestinale, un senso di sazietà, e la riduzione dei
livelli di colesterolo. Le fibre dei cereali hanno inoltre un’elevata azione
antiossidante, più dei frutti di bosco, ed il riso nero è, tra i cereali,
quello che possiede la maggiore attività.
E come se non bastasse, diversi studi
hanno dimostrato come il consumo di cereali integrali sia associato ad una
riduzione del rischio cardiovascolare.
A
seguire vi sono frutta e verdura a rotazione. Il Ministero della Salute
raccomanda il consumo giornaliero di 5 porzioni di frutta e verdura di colore
diverso, per il loro contenuto in acqua, vitamine, sali minerali, fibre ed
altre preziosissime sostanze. Ad ogni colore corrisponde un gruppo di sostanze
protettive specifiche, da qui la necessità di mangiare seguendo i 5 colori
(blu/viola, verde, bianco, giallo/arancio, rosso).
L’apporto
di proteine, i “mattoncini” del nostro corpo, è garantito dal consumo di legumi.
Nella dieta mediterranea il consumo di carne, soprattutto quella rossa, è
limitato e si preferisce optare per le proteine di origine vegetale. Dopo
questa affermazione alcuni di voi storceranno il naso e penseranno che non
mangiando carne si possa avere una carenza di proteine di elevata qualità.
Forse non tutti sanno che abbinando pasta e legumi si garantisce un apporto
proteico completo di tutti gli amminoacidi essenziali per il nostro organismo.
Per
quanto concerne i grassi, in questa dieta occupano uno spazio di rilievo la
frutta secca e l’olio di oliva.
Entrambi possono vantare un ridotto contenuto
di acidi grassi saturi, dannosi per il nostro cuore, mentre l’olio di oliva
possiede anche un’elevata presenza di acidi grassi monoinsaturi, per un effetto
benefico su tutto il sistema cardiovascolare.
Questo
modello alimentare prevede, inoltre, un consumo moderato di pesce, latticini,
uova e carni bianche. Faccio una breve precisazione sul pesce: la limitazione
non è prevista per il pesce ricco di Omega 3, come ad esempio quello azzurro.
Riassumendo,
se volete seguire la dieta mediterranea dovete:
1) Optare per un alto consumo di frutta e verdura, cereali, legumi, e
frutta secca
2) Preferire l’olio di oliva ai grassi di origine animale (es. burro)
3) Ridurre i latticini, il pesce, il pollame, e soprattutto le carni rosse
4) Uova da zero a quattro volte a settimana
5) Sì a vino e caffè, consumati con moderazione
Veniamo
ora al quesito irrisolto.
La dieta mediterranea è divenuta un patrimonio
dell’umanità perché: “…Essa promuove l'interazione sociale, poiché il pasto in
comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data
comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime,
racconti e leggende...” ( Unesco)
Se
desiderate approfondire questo importante argomento, vi consiglio di guardare
un interessante video del Prof. Enrico Roda, gastroenterologo e Presidente
della Fondazione Istituto di Scienze della Salute.