Conosciamo davvero la Dieta Mediterranea?

10/02/2015
 
dieta Mediterranea
principi base della dieta Mediterranea
 

L’Unesco ha stabilito che la dieta mediterranea è patrimonio immateriale dell’umanità.
Che fosse una cosa importante l’avevamo intuito più o meno tutti, ma che cos’ha di tanto speciale da essere stata inserita in questa prestigiosa lista?
Prima di rispondere a questa domanda, vorrei chiarire i punti chiave che sottendono questo regime alimentare nostrano.

 


La dieta mediterranea si pone come abitudine quella di consumare quotidianamente cereali. Che sia pasta, pane, riso, mais, non importa, ciò che conta è che siano integrali. L’elevata presenza di fibre, in essi contenute, garantisce una quotidiana regolarità intestinale, un senso di sazietà, e la riduzione dei livelli di colesterolo. Le fibre dei cereali hanno inoltre un’elevata azione antiossidante, più dei frutti di bosco, ed il riso nero è, tra i cereali, quello che possiede la maggiore attività.
E come se non bastasse, diversi studi hanno dimostrato come il consumo di cereali integrali sia associato ad una riduzione del rischio cardiovascolare.

A seguire vi sono frutta e verdura a rotazione. Il Ministero della Salute raccomanda il consumo giornaliero di 5 porzioni di frutta e verdura di colore diverso, per il loro contenuto in acqua, vitamine, sali minerali, fibre ed altre preziosissime sostanze. Ad ogni colore corrisponde un gruppo di sostanze protettive specifiche, da qui la necessità di mangiare seguendo i 5 colori (blu/viola, verde, bianco, giallo/arancio, rosso).

L’apporto di proteine, i “mattoncini” del nostro corpo, è garantito dal consumo di legumi. Nella dieta mediterranea il consumo di carne, soprattutto quella rossa, è limitato e si preferisce optare per le proteine di origine vegetale. Dopo questa affermazione alcuni di voi storceranno il naso e penseranno che non mangiando carne si possa avere una carenza di proteine di elevata qualità. Forse non tutti sanno che abbinando pasta e legumi si garantisce un apporto proteico completo di tutti gli amminoacidi essenziali per il nostro organismo.

Per quanto concerne i grassi, in questa dieta occupano uno spazio di rilievo la frutta secca e l’olio di oliva.
Entrambi possono vantare un ridotto contenuto di acidi grassi saturi, dannosi per il nostro cuore, mentre l’olio di oliva possiede anche un’elevata presenza di acidi grassi monoinsaturi, per un effetto benefico su tutto il sistema cardiovascolare.

 Questo modello alimentare prevede, inoltre, un consumo moderato di pesce, latticini, uova e carni bianche. Faccio una breve precisazione sul pesce: la limitazione non è prevista per il pesce ricco di Omega 3, come ad esempio quello azzurro.

Riassumendo, se volete seguire la dieta mediterranea dovete:

1) Optare per un alto consumo di frutta e verdura, cereali, legumi, e frutta secca
2) Preferire l’olio di oliva ai grassi di origine animale (es. burro)
3) Ridurre i latticini, il pesce, il pollame, e soprattutto le carni rosse
4) Uova da zero a quattro volte a settimana
5) Sì a vino e caffè, consumati con moderazione

Veniamo ora al quesito irrisolto.
La dieta mediterranea è divenuta un patrimonio dell’umanità perché: “…Essa promuove l'interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende...” ( Unesco)

Se desiderate approfondire questo importante argomento, vi consiglio di guardare un interessante video del Prof. Enrico Roda, gastroenterologo e Presidente della Fondazione Istituto di Scienze della Salute.

 

 
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