Si parla ancora di Olio di Palma. Cos'ha detto realmente l'EFSA?
- l'olio di palma è da evitare?
Come mai si è passati da “l’olio di palma fa bene” a “l’olio
di palma è tossico”? Cosa ha detto realmente l’EFSA riguardo all’olio di palma?
Ad essere incriminate sono alcune sostanze, nella
fattispecie glicidil esteri degli acidi grassi (GE), 3-monocloropropandiolo
(3-MCPD), e 2-monocloropropandiolo (2-MCPD) e loro esteri, che si formano
durante le lavorazioni alimentari quando gli oli vegetali vengono raffinati a temperature intorno ai 200° C.
EFSA parla di oli vegetali in generale, non solo dunque di olio di palma, ma
anche di margarine e alcuni prodotti alimentari trasformati (ad esempio dolci e
torte).
Per dirla con le parole di EFSA: “ I contaminanti da
processo a base di glicerolo presenti nell’olio di palma, ma anche in altri oli
vegetali, nelle margarine e in alcuni prodotti alimentari trasformati, danno
adito a potenziali problemi di salute per il consumatore medio di tali alimenti
di tutte le fasce d’età giovanile e per i forti consumatori di tutte le fasce
d’età.”
Qual è la sostanza ad essere genotossica e cancerogena?
Si tratta del glicidolo. È stata ipotizzata una conversione
completa degli esteri in glicidolo dopo l'ingestione. Questo spiega perché sia
stato utilizzato il glicidolo per valutare il rischio derivante dai GE. Il
gruppo di lavoro ha concluso che i GE sono un potenziale problema di salute per
tutte le fasce d’età più basse e mediamente esposte, nonché per i consumatori
di tutte le età che risultino fortemente esposti.
Per quanto riguarda il 3-MCPD, ci sono evidenze che lo
collegano a un danno d’organo nei test effettuati sugli animali.
Di conseguenza
è stata fissata una dose giornaliera tollerabile di 0,8 microgrammi per
chilogrammo di peso corporeo al giorno.
Per 2-MCPD le informazioni tossicologiche sono ancora troppo
limitate per stabilire un livello di sicurezza.
La cosa certa è che l'olio di palma contribuisce in maniera
rilevante all’esposizione a 3-MCPD e 2-MCPD nella maggior parte dei soggetti.
Per ulteriori informazioni visitate la pagina
https://www.efsa.europa.eu/it/press/news/160503a